Tante sfide aspettano le imprese

sfide aspettano le imprese

“Tenere fede agli impegni, reagire agli imprevisti trovando soluzioni alternative e fare di necessità virtù. Sono queste le tre fasi che descrivono alcune delle qualità delle imprese che rappresentiamo e sono stati anche i presupposti che hanno animato un’assemblea molto viva”.
E’ quanto afferma Marcello Parma, Presidente di CNA Cremona quando gli chiediamo di commentare l’Assemblea Nazionale di Taormina, dalla cui relazione del Presidente Nazionale Dario Costantini è emersa la volontà di guardare alla dimensione europea per dare una prospettiva alle imprese.

Gli aspetti essenziali

“Riteniamo essenziale – ha continuato Parma – che le rappresentanze nazionali raggiungano una prospettiva condivisa a livello europeo sui temi strategici. I sistemi imprenditoriali hanno un bisogno vitale di una prospettiva a lungo termine europea, entro cui determinare obiettivi ed azioni conseguenti”.
La CNA dunque si mette a disposizione del Paese per governare il presente ma soprattutto per progettare il futuro affrontando con soluzioni lungimiranti le innumerevoli sfide che si presenteranno, la guerra e la crisi energetica, il cambiamento climatico, l’impennata dei prezzi e la carenza di materie prime.

Le sfide che aspettano le imprese

“Pensiamo anche alle sfide poste dall’attuazione del PNRR e delle riforme già avviate; le politiche migratorie e le politiche per la natalità, il debito crescente, la riforma della governance economica e fiscale dell’Unione Europea. Noi e le nostre imprese ci mettiamo a disposizione del Paese, consapevoli del contributo che possiamo dare, come abbiamo sempre fatto. Il nostro modello imprenditoriale è basato sull’insediamento diffuso che opera come agente di sviluppo delle nostre comunità, è fattore di innovazione continua, di creazione di lavoro qualificato e di forte sintonia con il territorio circostante”. Continua ancora Parma parlando della crisi energetica. “Il costo dell’energia per le imprese registra il vertiginoso aumento del 300% e senza interventi si arriverà al 500% con il rischio reale di una decimazione in intere filiere produttive”.
Tema dell’energia fortemente connesso alla riqualificazione e messa in sicurezza del patrimonio immobiliare. Obiettivo che richiede, in tempi rapidi, un quadro normativo e finanziario per dare continuità agli interventi e certezza agli operatori che li realizzano.

La consapevolezza di poter fare molto

“Dall’assemblea nazionale – conclude Parma – torniamo con la consapevolezza che continueremo a portare all’attenzione della politica nazionale e locale questi temi, accanto ai tanti altri: burocrazia, accesso al credito, fisco, appalti, semplificazioni, finanza agevolata, ritardo nei pagamenti. Nonostante il rallentamento dell’economia, le imprese artigiane continuano ad assumere, anche se incontriamo grandissime difficoltà a trovare lavoratori specializzati. Lo diciamo da tempo ma oggi più che ieri, è diventato di urgenza strategica riformare il mercato del lavoro e colmare la scollatura tra programmi, percorsi formativi e opportunità occupazionali. Non è solo per le imprese che va fatto, ma anche e soprattutto per i giovani, parte essenziale del futuro che vogliamo costruire e che, data l’enorme complessità dei tempi che viviamo, non può essere lasciato al caso e all’incertezza. Torniamo convinti da Taormina che un futuro diverso non deve solo essere annunciato a slogan ma deve essere attuato. Le imprese ci sono e sono come sempre pronte a tutto, ora è vitale che lo sia anche il Paese e l’Europa”.

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